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La
vita scorre e gli uomini passano. Per la maggior parte di essi
resta il ricordo tra i propri cari e i propri amici. Per pochi
si tramandano anche le opere e l'attività svolta per
gli altri e quindi resta la riconoscenza fino a farli entrare
nella storia di un popolo. E' certamente il caso del senatore
Araldo di Crollalanza, morto il 18 gennaio del 1986 e di cui
si celebra il ventesimo anniversario della scomparsa. Ex ministro,
ha lasciato un segno indelebile nella sua città, Bari,
ma anche nell'intera Nazione grazie alla sua straordinaria capacità
di uomo di governo, di politico e, più in generale, di
uomo d'azione. Sarebbe superfluo qui ricordare le innumerevoli
opere pubbliche e sociali realizzate in Puglia e in altre parti
d'Italia legate alla sua "politica del fare" ma è
invece importante celebrarne la riconosciuta onestà,
gli integerrimi ideali e principi a cui ha ispirato l'intera
sua lunga esistenza di uomo e di politico. Valori, questi, che
gli hanno procurato affetto, stima e gratitudine anche dopo
la fine del Ventennio fascista di cui di Crollalanza fu tra
i più illuminati rappresentanti. Di ciò ne sono
testimonianza le tantissime onorificenze ricevute e il ricordo
vivissimo tra la sua gente che lo amò tanto da riconfermarlo
senatore della Repubblica fino alla morte. Ne è ulteriore
testimonianza quest'ultima commemorazione, a cura del Comitato
per le Onoranze dell'ex Ministro, voluta ed organizzata dall'amministrazione
comunale di Bari, oggi di centrosinistra. Sottolineo questa
circostanza perché essa esprime ancor più e meglio
come di Crollalanza sia nella storia anche al di là del
suo credo, della sua appartenenza politica e delle sue idee
alle quali rimase coerentemente legato fino all'ultimo. *
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Presidente
dei senatori
di Alleanza nazionale
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