Onorò
con tutta la sua vita l'Italia e il Mezzogiorno |
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Araldo di Crollalanza che ci ha lasciati
il 18 gennaio scorso, tra l'unanime cordoglio degli italiani
di varie generazioni e di tutte le fedi politiche, era nato
a Bari il 19 maggio 1892. Iniziò l'attività giornalistica
al "Corriere delle Puglie" insieme con Leonardo Azzarita
e Leonardo Paloscia. Partecipò alla prima guerra mondiale
come volontario nella Brigata Garibaldi, ferito e decorato di
guerra.
Nel 1919 si recò a Milano dove si incontrò con
Mussolini e prese accordi con lui per collaborare al Popolo
d'Italia. Fondatore dei primi fasci nelle Puglie. Deputato nel
1924, Crollalanza fu nominato podestà della sua città
nel 1926 e in questa nuova carica si rivelarono le sue qualità
di saggio amministratore e di costruttore della grande Bari.
Egli istituì la Fiera di Levante e l'Università;
costruì un numero cospicuo di opere pubbliche. A lui
si devono anche la costruzione del grande porto e la istituzione
di moderni servizi pubblici.
L'opera del podestà di Bari fu tanto apprezzata da tutti
sia per la rettitudine che per la tempestività nelle
realizzazioni da indurre Mussolini, che nel 1928 reggeva anche
il dicastero dei Lavori pubblici, ad affidare al "giornalista"
Crollalanza la carica di sottosegretario nello stesso Ministero.
Anche nel nuovo incarico il deputato pugliese si distinse in
maniera encomiabile, tanto da meritare nel 1930, appena due
anni dopo, la nomina a ministro. Fu proprio nel quinquennio
1930-1935, quando Crollalanza reggeva il Ministero dei Lavori
pubblici, che si realizzarono le grandi opere del regime che
ammodernarono le infrastrutture della vecchia Italia e ci avviarono
verso un'era di progresso che tuttora ci fa gareggiare con le
nazioni più progredite del mondo in tutti i settori tecnici
ed economici.
Egli creò l'Azienda autonoma delle strade, sistemò
la rete viaria nazionale e, tra l'altro, avviò e diresse
personalmente la ricostruzione delle zone sconvolte dal terremoto
del 23 luglio 1930 che investì le province di Avellino,
Bari, Benevento, Foggia, Napoli, Potenza e Salerno. Egli trascorse
tre mesi tra i terremotati, ricostruì le case in brevissimo
tempo. Il comune di Melfi in segno dj gratitudine gli conferì
la cittadinanza onoraria e il Comune di Potenza gli consegnò
solennemente una medaglia d'oro.
In occasione della pubblicazione del mio libro Lucania terra
amara (marzo 1983) ho avuto vari colloqui con l'illustre parlamentare
che mi ha onorato della sua amicizia per oltre 50 anni e gli
ho chiesto notizie in merito all'opera da lui svolta a favore
di questa regione. Egli con grande cordialità mi ha risposto:
"Durante il periodo della mia gestione nel Ministero dei
Lavori pubblici uno dei miei propositi maggiori è stato
quello di dedicarmi con grande impegno alle condizioni di arretratezza
in cui si trovavano le regioni più trascurate come la
Lucania, la quale si poteva considerare non solo priva delle
più essenziali infrastrutture, ma anche delle indispensabili
opere igieniche. In modo particolare la mia attenzione fu rivolta
ad assicurare la costruzione dei primi acquedotti della Lucania;
ad evitare che gli enti locali non fossero in condizioni di
poterli gestire furono passati all'Ente autonomo dell'acquedotto
pugliese. Inoltre, considerando che la Lucania poteva ritenersi
avulsa dai collegamenti viari sia con le Puglie che con la Calabria,
mi preoccupai di trasformare nel 1931, sul litorale Metapontino,
una strada di bonifica in un primo allacciamento con altre strade
esistenti verso la Calabria, strada che successivamente con
ampliamenti, rettifiche e sistemazioni organiche è diventata
un'arteria di notevole importanza ai fini dei collegamenti con
la rete nazionale verso l'Adriatico e verso il Tirreno".
Ho solo accennato a ciò che Crollalanza realizzò
in Lucania, però la sua opera fu di più ampie
proporzioni in tutte le regioni d'Italia nel campo dell'edilizia,
della viabilità, delle ferrovie, dei porti, degli acquedotti,
degli impianti idroelettrici. Fra le opere di grande rilievo
sono da ricordare la direttrice ferroviaria Firenze-Bologna,
il ponte che unisce Venezia alla terraferma e tutti i grandi
edifici destinati ad ospitare i Ministeri fra cui quelli degli
Esteri e dell'Africa Orientale, quest'ultimo destinato poi alla
Fao.
Nel 1935 Crollalanza fu nominato Presidente dell'Opera nazionale
combattenti e la sua attività si concluse con questo
brillante consuntivo: costruite cinque città: Littoria
(oggi Latina), Sabaudia, Pontinia, Aprilia, Pomezia, diciotto
borgate, 500 km. di canale, 1.400 km. di strade, 21 km. di condutture
di acquedotti, 640 km. di linea elettrica, 1.080 km. di linea
telefonica, superficie appoderata 55 mila ettari. Roma trae
in gran parte le sue risorse alimentari dall'Agro pontino redento
che sotto forma di imposte paga molto di più di quanto
fu sborsato dallo Stato per le opere.
Dopo l'8 settembre egli fu nominato Commissario della Camera
dei deputati e del Senato. Superate le vicende del dopoguerra
con la assoluzione piena in istruttoria per la sua adamantina
onestà, egli fu costretto ad assumere una modesta mansione
alla pagina delle province del Giornale d'Italia insieme con
Vinicio Araldi.
Bari, che non aveva dimenticato tutto il bene che egli aveva
profuso, lo elesse Senatore nel 1953 e per 30 anni lo ha inviato
a Palazzo Madama fino alla legislatura in corso con i voti non
soltanto dei missini, ma degli elettori appartenenti a tutti
gli strati sociali. Egli nella sua qualità di Presidente
del gruppo parlamentare missino del Senato e di membro della
commissione dei lavori pubblici si è recato puntualmente
a Palazzo Madama ogni mattina giungendo alle 8 e 45 alla guida
della sua vecchia automobile Fiat fino a pochi mesi fa; cioè
fino a quando era valida la sua patente che aveva rinnovato
nel 1981 all'età di 89 anni.
Il suo ultimo discorso al Senato fu pronunciato il 14 aprile
1983 e per un'ora e mezza in piedi, come prescrive il regolamento,
a 91 anni egli illustrò la situazione del Sud con la
competenza che gli era congeniale ed invitò il Senato
a valutare l'opportunità di creare un'azienda autonoma,
istituzionalmente collegata al Ministero dei lavori pubblici
per la stretta connessione che vi è tra le competenze
di tale amministrazione e l'attività infrastrutturale
della Cassa per il mezzogiorno.
Araldo di Crollalanza, oltre a creare l'Istituto di previdenza
dei giornalisti e l'Ordine professionale, ha dato prestigio
con le sue opere alla nostra categoria ed i giornalisti giovani
ed anziani ricorderanno sempre il valoroso collega con ammirazione,
affetto e gratitudine.
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Cristiano Focarile
(II Giornale del Mezzogiorno, 18 febbraio 1986)
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